Si narra che gli effluvi della macchia mediterranea rapiscono Paolina Bonaparte mentre si bagna nella piccola baia. Dice a Napoleone: ‘‘Qui si potrebbero creare profumi assai migliori di quelli che riceviamo a Parigi’’. L’Imperatore non sa dire di no e fa allestire un laboratorio, ma quando tutto è ormai pronto un bipede implume prende il largo con la formula dell’essenza. La Principessa non potè mai dimenticare quel suo profumo:
Lì vicino, nella stiva di un relitto, fu poi rinvenuta una statuetta d’avorio di raffinata lavorazione in origine laminata in oro: il tappo sigillava un balsamo profumato. Così nasce l’idea e tre giovani elbani provano a realizzare il sogno.
Portiamo avanti una ricerca costante e facciamo una produzione limitata, per la difficoltà di reperire materie prime selezionate per la complessità dei processi produttivi.
Tutte le lavorazioni sono eseguite e controllate da noi artigiani, con procedimenti basati sul saper fare e sul gesto manuale.
Ciascun prodotto è il risultato i un percorso creativo: un profumo in cui è tangibile la passione e la saggezza di un artigiano.
di fiori: arancio, mirti, gardenia e gelsomino
di mare: cisto marino
di legni: macchia mediterranea
di fiori: mandarino, limone, rosmarino
di mare: alghe marine di legni: muschio e macchia mediterranea